martedì 22 gennaio – ore 17.30
Negli anni tormentati dei primi decenni del Novecento, poche donne hanno avuto le capacità di ritagliarsi un posto di primo piano nel panorama culturale del nostro Paese: tra queste spicca la figura di Margherita Sarfatti, protagonista della mostra che porta il suo nome nelle sale del Museo del Novecento. All’interno della cornice architettonica del Palazzo dell’Arengario, costruito dagli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini proprio n egli anni di attività di Margherita Sarfatti, l’esposizione ripercorre la biografia di Margherita Grassini, nata a Venezia nel 1880 in una ricca famiglia ebrea, e diventata a diciotto anni moglie del penalista e militante socialista Cesare Sarfatti.
Brillante, colta e poliglotta, Margherita fin da giovanissima si distingue negli ambienti culturali di Venezia e in seguito di Milano, dove diventerà “regina senza corona”, anche per via della sua turbolenta relazione con Benito Mussolini. E’ lei l’animatrice dell’arte italiana negli anni dieci e venti del Novecento, come illustra questa mostra attraverso i dipinti e le sculture di Boccioni, Bucci, de Chirico, Dudreville, Funi, Malerba, Sironi e Wildt, contestualizzati da filmati e fotografie, lettere ma anche abiti e arredi nella Milano dell’inizio del XX secolo.
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La visita sarà guidata dal dott. Stefano Saponaro, storico dell’arte
Quota di partecipazione (min. 18 partecipanti): € 20,00 p.p.
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