Pasqua a Taranto, il “diamante in frantumi” che brilla su due mari
dal 7 all’11 aprile
“Taranto, che brilla sui due mari come un gigantesco diamante in frantumi… viverci è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita, Taranto vecchia, intorno i due mari e i lungomari”. Nel 1959 Pier Paolo Pasolini non poteva sapere il triste destino della città, eppure ne diede una definizione calzante e ancora attualissima: un gioiello disintegrato, come appare evidente nel centro storico desolato come dopo una catastrofe naturale, dove sontuosi palazzi del Seicento fiancheggiano i resti del tempio dorico più antico di tutta la Magna Grecia, mentre gli ultimi pescatori cercano di sopravvivere nel pittoresco porticciolo.
Al di là del famoso ponte girevole, la città nuova con il suo strepitoso eppur dimenticato Museo Archeologico – MARTA e l’incantevole cattedrale disegnata da Gio Ponti. L’intensa processione della Nazzicata nella sera del Venerdì Santo ci introdurrà alla Pasqua, mentre la luminosità della costa ionica, dal Castello federiciano di Roseto Capo Spulico a picco sul mare fino a Gallipoli passando per il maestoso Tempio di Metaponto saranno un ristoro per gli occhi e per il cuore.
Il viaggio sarà accompagnato dal dott. Stefano Saponaro, storico dell’arte
Il soggiorno è previsto presso l’Hotel Boutique Monun (4 stelle) adiacente al trecentesco Castello Episcopio e a soli pochi passi dal famoso Quartiere della Ceramiche.
PROGRAMMA DETTAGLIATO