Piedras y viento”: paesaggi e preistoria del Mediterraneo a Minorca
Dal 2 all’8 giugno 2025
Nel 1927 Mario Verdaguer descriveva la verità immutabile di Minorca in un libro dal titolo indimenticabile, “Piedras y viento”: l’anima dell’isola è plasmata dal vento che a volte soffia implacabile a Minorca regalando cieli cristallini e piegando gli arbusti della profumatissima macchia mediterranea; ha uno spirito di pietra come quella dorata e porosa delle chiese di Ciutadella, della costa selvaggia del nord che nasconde baie paradisiache o quella scavata nelle Cave di s’Hostal per creare un lussureggiante giardino nelle viscere della terra.
Ma lo scrittore metteva in guardia anche sull’aspetto indefinibile e sfuggente di Minorca, fatto di “soprassalti e timori oscuri” come quelli che colgono il viaggiatore nei misteriosi siti talaiotici di epoca preistorica o davanti alla Naveta d’Es Tudons che sembra approdata qui da lontani orizzonti mediterranei. Perché Minorca è così, “excitante, extraña y lírica”.
Il viaggio sarà accompagnato da Stefano Saponaro, storico dell’arte
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